Skip to main content

Caffè del Giovedì 21 ottobre


Giovedì 21 Ottobre 2021 ore 18,00
Teatro San Prospero via Guidelli,5 – Reggio Emilia

Incontro con l’autore

Carlo Pellacani

Silvio D’Arzo, una vita in prestito
La biografia del grande scrittore reggiano

Coordina l’evento:
Massimiliano Manzotti

 Anteprima della seconda edizione di Il figlio di Linda. La vita breve di Ezio Comparoni – Silvio D’Arzo di Carlo Pellacani (pp. 512, Consulta libri, 2021).

Carlo Pellacani, giornalista dal 1966 e appassionato d’arte e di storia, ha svolto una significativa carriera in aziende di credito interregionali. Socio della FAR, si dedica, da un decennio, alla divulgazione e alla valorizzazione del lascito poetico di Ezio Comparoni (Silvio D’Arzo). Ha condiviso per molti anni l’attività dell’Associazione Reggiana Stampa ed ha svolto volontariato in organizzazioni assistenziali e di servizio civile e culturale (fra cui il Club per l’Unesco di Modena fino al 2020). Dal 2012 è consigliere nazionale di Assodirbank. Tra le sue opere meritano un cenno: Musei nascosti (1997), Capolavori ritrovati (1999), Capolavori d’arte tra Reggio e Modena (2001), Il sogno dell’alternativa (2002), Don Pasquino Borghi, missionario in Africa (2004), Immagini della Romania (2005), La Pieve di Fosdondo. Storia e restauri (2006), Per il Museo del Tricolore (2007), Egidio Giaroli. Scultore per due papi (2007), Il dilemma del Correggio (2008), Silvio D’Arzo, esule nella sua terra (2013) e Silvio D’Arzo, appunti per una biografia (2019).

La biografia dello scrittore reggiano si basa su decine di testimonianze, documenti d’archivio, scritti di studiosi e dello stesso autore che s’innestano nel contesto storico di un trentennio drammatico di vita reggiana. Redatta nel ricordo di Luciano Serra e di Luigi Alpi, l’opera è corredata di analisi grafologica della scrittura di Comparoni e di sua madre Linda (realizzata nel 2002 da Giovanna Malanca).

La seconda edizione dell’opera approfondisce aspetti dell’esperienza militare dello scrittore (a Avellino e Barletta) e i rapporti che egli intrattenne con i coetanei Alberto Altana, Osvaldo Piacentini, Corrado Corghi, con esponenti di primo piano della lotta resistenziale e con leaders politici dell’immediato dopoguerra, ma anche con autori emergenti di quegli anni e con la donna amata negli ultimi mesi della sua vita. Risalta anche l’influsso che hanno avuto, nella sua formazione, esponenti di rilievo della cultura dell’epoca (Giuseppe Zonta, Virginia Guicciardi Fiastri, Emilio Cecchi e Attilio Bertolucci), la frequentazione della Libreria “Nironi e Prandi” e le relazioni che instaurò con Lando Orlich, Helly Vebri, Gino Bedeschi, Alcide Spaggiari, Anna Cantoni, Rodolfo Macchioni Jodi, Giannino Degani e un affiatato gruppo di amici.

Gli elenchi con i nomi delle persone, dei luoghi citati e dei testimoni che hanno fornito informazioni sulla vita e sulle attività dello scrittore forniscono conferme sulla veridicità della narrazione.

L’opera è corredata da foto d’epoca e da illustrazioni di Elisa Pellacani.